sabato 5 ottobre 2013

Di aggiornamenti e lamenti.









Current Mood: quasi allegra ? ? ??
Listening to: Kirisaki Carnival - Kaji Yuuki



No, questo non è un aggiornamento di una traduzione [purtroppo direte voi e purtroppo lo dico anch'io].
Non sono "in grado", mettiamola così, di tradurre in questi giorni. Tra problemi burocratici universitari, casini con i treni, preghiere per i ripescaggi e tutto il resto, non so più dove sbattere la testa. (*cough* e poi la nuova stagione autunnale di anime appena iniziata *cough*) Senza contare il fatto che poi dovrò andare alla ricerca di un appartamento, quindi non so davvero quando riuscirò a ritagliarmi qualche ora di tranquillità (spirituale, più che altro) per tradurre. Perché se non sono tranquilla, traduco da schifo e ci metto il doppio del tempo e no, non mi va.
Ergo, sopportatemi.
Prima o poi arriveranno i capitoli.
E se dico che non sono esattamente a posto psicologicamente ed emotivamente, credeteci. Basta leggere questo inutile post.


Perché devo lamentarmi.
Sì, devo lamentarmi di un mucchio di cose.
Oggi sono in quella fase in cui mi stanno sulle palle tantissimi comportamenti e tantissime categorie di persone.

Per esempio, come ho già scritto su Twitter, non sopporto le persone che si vantano a destra e a manca di aver trovato un lavoro, si permettono di prendere il drink più costoso (warning: esempio stupidissimo) e magari provano anche ad offrirtene uno uguale dicendo "Eh, ma tanto io lavoro". E allora tu, che cerchi qualcuno che ti assuma, anche in nero, disperatamente da mesi, chiedi, con una punta di invidia nella voce: "Cavolo, che fortuna, ma dove l'hai trovato un lavoro fisso?". Loro ridacchiano e poi ti rispondono, tranquillissimi, con quel sorriso di uno che la sa lunga: "Parenti." ... Parenti, capite? Zii, cugini, nonni, genitori, insomma quella categoria lì, che, avendo un'attività propria o essendo a capo di un'azienda, fanno il favore alquanto discutibile di offrire un posto di lavoro al loro giovane nipote/cugino/figlio, che magari è una testa di cazzo incapace, ma "nelle sue vene corre il mio stesso sangue, glielo devo". Ma glielo devi, cosA? Vi odio, dal primo all'ultimo. Ma poi perché vi vantate come se foste stati assunti per le vostre dubbie capacità? O siete così stupidi da pensare che sia un fatto per il quale darsi arie o siete proprio stronzi nel profondo. E no, il drink ve lo potete tenere.
Poi odio le persone che contestano ogni. singola. frase. altrui, manco fossero degli avvocati. Potrò avere le mie idee? Se tu la pensi diversamente da me, ok, lo accetto, ed è NORMALE (wow, incredibile, vero?). Fammi il piacere di levarti o di capire che ognuno ha i suoi gusti. Non mi interessa se mi porti mille prove a dimostrazione della tua tesi, se non mi convince, non mi convince, basta. E smettila con quell'aria di superiorità che ti porti appresso ogni singolo istante, che fai solo ridere.
Ma allo stesso tempo odio quelle persone che non vogliono cedere di una virgola, anche quando si rendono conto di avere torto. SO DONE W/ YOU GUYS, srsly.


Odio la gente che si autoinvita, quella che "ma sì, fatti 'na risata" quando sei lì da mesi a roderti il fegato per una cosa che probabilmente avrebbe dato una svolta epica alla tua vita, quella che deve far sapere a tutti per forza le sue preferenze sessuali, quella che "io ascolto rock/metal perciò sono meglio di te che ascolti [inserire altro genere a caso]". Just...no.
Odio i download che non partono.
Odio quando ad una persona viene da ridere, ma deve comportarsi da dura per un chissà quale suo patto interiore e quindi si obbliga mentalmente a non lasciarsi sfuggire nemmeno un misero sorriso e tu sei lì e non sai più cosa dire.
Odio chi si vanta in generale delle sue capacità linguistiche (o in qualsiasi altro campo, intendiamoci) e dopo manco mezzo secondo fa uno strafalcione tale che mi fa quasi pena. Esempio: "Io sono stato in Inghilterra per un mese, so l'inglese meglio di voi". Tralasciando che quel mese l'hai passato nascondendoti dalla folla per paura di dover parlare troppo, ma poi l'unica cosa che sai dire sono le parolacce guardando telefilm in lingua IN ITALIA e te ne esci con un "blood" pronunciato come si scrive, complimenti vivissimi.
Non sopporto più nemmeno chi prende tutto sul ridere, anche le cose fin troppo serie. Certamente vive una vita più spensierata rispetto ai comuni mortali, ma la rende peggiore a chi si deve sobbarcare i disagi provocati da frasi del tipo "Ma sì, si risolverà da solo" o "Se c'è una soluzione, si troverà, se non c'è, allora cosa ci preoccupiamo a fare?". É un atteggiamento che davvero non sopporto. Non funziona così la vita, no. Nella vita vera ti devi impegnare, se ti si presentano problemi, li devi affrontare.
E non fatemi parlare di quelle persone che "Oh, ho mangiato come un bovino, ora mi sento grasso/a, guardatemi come sono ciccione/a, ho le cosce grosse", quando l'unico punto in cui hanno il lardo è nel cervello, evidentemente. E anche qui, ripeto, se avete un problema, risolvetelo andando in clinica, conosco un sacco di persone che ci sono andate e che ora hanno smesso di scassare la minchia per i loro problemi alimentari. Se non volete farlo per voi stessi, fatelo per gli altri, vi prego. Se al contrario, facendovi un attento esame di coscienza, capite di non avere un reale problema ma è solo perché SIETE DEGLI "ATTENTION WHORE", fottetevi. E smettetela. E sappiate che se mi venite a dire "quanto sono grass@" io vi rispondo "già, hai ragione". {Ci tengo a precisare che non parlo così per dar aria alla bocca, o in questo caso per muovere le dita, perché sono stata a contatto per anni con ben 5 persone che hanno sofferto di bulimia e anoressia e so cosa significa soffrire in quel modo, ma anche cosa significa stare vicino a persone così, non lo auguro a nessuno}.
Non reggo più nemmeno quelle persone che abbandonano conoscenti/amici/migliori amici perché "hanno trovato l'amore della loro vita". Poi magari si mollano dopo due anni e tornano con la coda tra le gambe chiedendo scusa per aver trascurato le amicizie. Beh, grazie del pensiero ma addio.

Ma la peggior specie, sono quelle persone che, raggiunto un certo grado di intimità in amicizia, i.e. quando si rendono conto che quell'amico li conosce e ha imparato a capirli fin troppo bene (facendosi in quattro magari per aiutarli), allora spariscono perché, boh, che schifo, un mio amico cerca di aiutarmi ma io voglio fare la vittima, non voglio essere aiutato. Tanti saluti anche a voi, esseri inutili.


Odio anche chi si atteggia e chi imita in tutto e per tutto una persona che "sembra popolare". Dico sembra perché nella maggior parte dei casi è una persona normalissima, a volte anche un po' mal sopportata dal resto della popolazione mondiale. Poi arriva la sua copia sputata e lì ti verrebbe voglia di dargli uno schiaffo in faccia e urlargli "ESCI DA QUESTO CORPO E TORNA COM'ERI PRIMA". Ragazzi, ognuno ha la sua personalità ed è meraviglioso, siamo tutti diversi. Perché copiare ed omologarsi? Capirei prendere (più o meno involontariamente) qualche parte del carattere e degli atteggiamenti degli altri e in questo modo arricchire il proprio modo di essere. Ma copiare tutto, ecco, questo no. Davvero, no.

E vogliamo parlare della gente che cambia idea solo per farsi accettare da altra gente? No perché oggigiorno avere altre preferenze sembra un reato. É perché si ha paura di non essere accettati? Tipo "A me non piace X", "A me invece piace X", "Ah, ma nn intendevo ke nn mi piace, in realtà mi piace sl ke [inserire scuse]". Non so di chi sia la colpa. Vostra? Della società? Di una persona in particolare? Risolvete questa cosa  perché non è affatto salutare.

E odio chi si lamenta di non essere potuto andare ad una Fiera Y e fa bashing su chi c'è andato e posta foto sui social networks. Ma ce la fate? Mi sembrate le Directioners che odiano le altre Directioners che vanno ai concerti. Fate pena. 

Non sopporto chi lancia frecciatine e non parla chiaramente.

Eliminerei chi mette ansia [ma Isayama biased].

E poi, poi poip oi p o i---

Basta, la smetto, anche se avrei mille altre cose da dire, ma nella mia testa c'è una tal confusione (e un tale odio)... Beh, se fate parte di una di queste categorie, ditemelo che vi evito. O al massimo, iniziate ad evitarmi già direttamente voi, che facciamo prima. Se poi dovessi avere a che fare con voi oggi, probabilmente vi manderei a quel paese. E non è che gli altri giorni vi sopporterei di più, s'intende. Solo, vi sorriderei e penserei "vai a quel paese" senza dirvelo.

P.S. Un giorno scriverò anche delle cose che adoro, perché, anche se non sembra, amo tantissime piccole cose nelle persone e nella vita che mi fanno sempre sorridere di felicità (ehhhhssì) quando ci penso. Anche se in fondo non faccio altro che lamentarmi, orz.

P.P.S: Incredibile quanto Rivaille sia adatto ad ogni situazione. Io = Rivaille. O forse no. BYE.

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